

La saggezza contadina insegna che, nel pollaio, possa esserci un solo gallo: per questo, già ai tempi dell’antica Grecia, era pratica comune quella di castrare i polli maschi
La saggezza contadina insegna che, nel pollaio, possa esserci un solo gallo: per questo, già ai tempi dell’antica Grecia, era pratica comune quella di castrare i polli maschi. Con l’ulteriore vantaggio che il cappone, castrato in giovane età, mantiene una carne più tenera e prelibata. Reso celebre nella letteratura italiana dal Manzoni ne I Promessi Sposi, quando il protagonista Renzo ne porta quattro vivi in dono all’Azzeccagarbugli, nei secoli si è ritagliato uno spazio, nella cultura agricola, come regalo prestigioso e come piatto succulento.
Fatto bollire, la sua polpa viene staccata dalle ossa e cotta in vaso, sott’olio. A esaltarne il sapore, nella nostra insalata, niente supera il gusto del Tartufo Nero Pregiato del Piemonte, prelibatezza del sottosuolo, ancora oggi frutto del lavoro dei trifolao, accompagnati nella cerca dai fedeli tabui, i cani da tartufo.
La salsa di sedano rapa ammorbidisce delicatamente il piatto e si accosta alla croccantezza e all’acidità del cavolfiore, per un tripudio di sapori unici, ideato dal nostro chef.
La maggior parte dei nostri prodotti viene confezionata in comodi barattoli di vetro. Perché? Il motivo risiede nel fatto che Il procedimento di lavorazione e il confezionamento in barattolo di vetro permettono di mantenere il prodotto salubre e genuino, evitando così l'utilizzo di conservanti. In Piemonte, ma in generale nella tradizione italiana del conserviero, si tratta di una pratica diffusa, dovuta proprio a questioni di sicurezza alimentare e di garanzia di freschezza del prodotto. Il vetro, essendo un materiale inerte, ha il rischio più basso di interazione con il cibo e costituisce una barriera di protezione naturale a garanzia della conservazione del contenuto. Senza contare, sul fronte della salvaguardia ambientale, che è riciclabile al 100%, per un numero infinito di volte.
Aprite il barattolo conservato a temperatura ambiente, scolatelo con l’aiuto di un colino avendo cura di non buttare l’olio nel quale è conservato: servirà successivamente.
Prendete la crema di sedano rapa dal frigo e mettetene un cucchiaio in un piatto, allargandola per creare una base omogenea.
Dividete il cappone in due parti, disponendole sopra le basi di crema di sedano rapa impiattate precedentemente.
Scolate i cavolfiori dal liquido, asciugateli su un pezzo di carta da cucina e disponeteli in modo armonico attorno al cappone.
ATTREZZATURA: Cucchiai, colino, piatto.