Prodotti tipici IGP e DOP
I prodotti DOP, abbreviazione di “Denominazione di Origine Protetta” e IGP “Indicazione Geografica Protetta” rappresentano l'eccellenza della produzione agroalimentare europea e sono ciascuno il frutto di una combinazione unica di fattori umani e ambientali caratteristici di un determinato territorio.
L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti tutelati da questi marchi, riconosciuti dall'Unione Europea. Un'ulteriore dimostrazione della grande qualità delle nostre produzioni, ma soprattutto del forte legame che lega le eccellenze agroalimentari italiane al proprio territorio di origine, tutelando al contempo l'ambiente, in virtù del fatto che il legame indissolubile con il territorio di origine esige la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità. Allo stesso tempo, grazie alla certificazione comunitaria, si danno maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti.
La nocciola piemontese IGP
Settemila ettari in tutto il Piemonte, un terzo dei quali solo nelle Langhe, costituiscono l'area di coltivazione della Nocciola del Piemonte IGP, universalmente riconosciuta come la migliore al mondo per le sue qualità. La sua forma è riassunta nell'esplicativo nome di Tonda Gentile Trilobata, che viene prodotta ad altitudini comprese tra i 150 e i 750 metri sul livello del mare: profumo, polpa e straordinaria versatilità nel settore dolciario, grazie soprattutto all'elevata pelabilità e all'ottima conservabilità, sono le sue caratteristiche principali.
Mais "Ottofile"
Otto file di chicchi disposti su una pannocchia lunga e stretta, colore quasi rosso, chicco vitreo, particolarità organolettiche uniche grazie alla vicinanza del fiume Tanaro: il Mais Ottofile delle Langhe è una pregiata varietà di granoturco, un tempo conosciuta anche come melia do re (“mais del re”), avendo tra i suoi più entusiasti estimatori Vittorio Emanuele II, che lo faceva coltivare nella sua tenuta di Pollenzo. Tradizionalmente usato per produrre farina per polenta, oggi ha trovato fortuna anche per la produzione di pasta all'uovo, grissini e paste di meliga.
Il formaggio DOP
In Alta Langa la pastorizia è stata per secoli una delle fonti principali di reddito. Gli animali allevati erano per lo più di due razze autoctone: la pecora delle Langhe e la capra di Roccaverano. Lana e carne venivano usate per il consumo familiare, mentre dal latte si ricavavano formaggi da esportare nel Basso Piemonte.
Oggi questi formaggi sono riconosciuti come eccellenze della gastronomia locale. Il Murazzano, l’antica “toma” di Langa, è fatto con latte ovino in purezza o tagliato fino al 40% con latte vaccino. Sono formaggelle compatte e asciutte, che stanno nel palmo di una mano, alte poche centimetri. Le “Robiole” di Roccaverano sono invece prodotte con latte caprino crudo in purezza o miscelato fino al 50% con latte ovino e/o vaccino. Normalmente sono più morbide ed umide.
Fassona di manzo piemontese
Un perfetto equilibrio tra sapore e proprietà nutritive rende la Fassona piemontese una delle carni più richieste e apprezzate da chef e consumatori di tutto il mondo. La sua peculiarità risiede nell’ipertrofia muscolare, una malformazione genetica che dà origine ad una carne praticamente priva di fibre, quindi molto magra e al tempo stesso particolarmente tenera. L’aroma ed il sapore elegante generano un’impressione sensoriale di elevata gradevolezza. La macellazione è generalmente prevista solo per capi di età non inferiore ai 48 mesi, nutriti a fieno e cereali e allevati nel totale rispetto della natura e del territorio.